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I SINDACATI CHIEDONO IL CONFRONTO AL GRUPPO ENI

ENI ha ribadito la volontà di concentrare le proprie attività sulla ricerca, produzione ed estrazione di petrolio e gas, uscendo di fatto dal controllo di SAIPEM, e annunciando ipotesi di cessione della quota di maggioranza di VERSALIS (chimica) e per GAS & POWER delle parte Retail gas.

Queste scelte comportano come conseguenza un ridimensionamento della presenza industriale nel paese di ENI nelle sole attività di estrazione, mentre la raffinazione di prodotti petroliferi è in serie difficoltà a partire dai piani di riconversione delle bio-raffinerie.

In particolare la possibile cessione ad un fondo della quota di maggioranza e quindi il controllo delle attività chimiche di VERSALIS, rischia di mettere in discussione gli assetti produttivi della chimica tradizionale a partire dal Cracker di Porto Marghera, gli investimenti previsti anche a Ferrara e l’occupazione di un settore giustamente considerato strategico a livello europeo per l’industria manifatturiera. Viene rimessa in discussione tutta la nuova filiera della chimica verde congelando i progetti di Porto Torres, Gela e Porto Marghera.

Il Governo non deve permettere che questo avvenga. Invece di preoccuparsi solo di fare cassa vendendo i gioielli di famiglia, deve sostenere il rafforzamento dell’industria manifatturiera per garantire crescita economica e dare concretamente risposte al problema occupazionale.

Mantenere il controllo pubblico di ENI e della chimica VERSALIS, rafforzare la ricerca e l’innovazione come elementi fondamentali della competitività, garantire la crescita con investimenti e alleanze funzionali allo sviluppo dei singoli business e la realizzazione dei Piani Industriali previsti, sono gli elementi su cui agire per creare valore sia per l’azienda che per il paese.

ENI deve continuare ad essere la spina dorsale della nostra industria manifatturiera italiana. FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, fortemente contrarie a questa prospettiva di disimpegno industriale di ENI in Italia, intendono aprire il confronto con l’azienda ed il Governo e proseguire con le iniziative di protesta, con una manifestazione nazionale il giorno 17 dicembre 2015 a S. Donato Milanese. Verrà effettuata inoltre un’iniziativa di sciopero nazionale di 8 ore il 20 gennaio 2016 per tutte le società del gruppo Eni.

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