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RINNOVO CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE LIDL

Il 5 febbraio 2018 è stato sottoscritto l’ipotesi di rinnovo del contratto integrativo aziendale Lidl Italia S.r.l., scaduto nel 2013 e integrativo al CCNL Terziario Distribuzione e Servizi del 2015 sottoscritto con Confcommercio e applicato in azienda.

Dopo una trattativa lunga e difficile le Parti, azienda, Fisascat Cisl e Uiltucs, (Filcams Cgil non ha sottoscritto e si riserva una verifica politica nei prossimi giorni) hanno concluso il negoziato sottoscrivendo un’ipotesi di accordo che sarà immediatamente applicabile e che scadrà a marzo del 2021, dando così alle lavoratrici e ai lavoratori un insieme di norme che migliora il reddito disponibile attraverso un aumento dell’orario di lavoro settimanale, migliora le condizioni di lavoro e facilita la conciliazione vita lavoro.

Come organizzazione sindacale firmataria riteniamo che il rinnovo di questo contratto integrativo aziendale, applicabile a circa 13.000 lavoratori dipendenti dell’azienda operanti in sede, 10 magazzini regionali e circa 600 filiali, sia un’esperienza innovativa nell’ambito della grande distribuzione, rispetto alla partecipazione, al welfare contrattuale, alla gestione degli orari di lavoro e al possibile incremento del reddito.

COSA PREVEDE IL NUOVO ACCORDO?

– NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI E INFORMAZIONI PREVENTIVE

Nel merito l’accordo prevede un rinnovato e implementato sistema di relazioni sindacali che vede, oltre alle normali relazioni nazionali, anche un sistema di incontri, finalizzati alle informazioni preventive, alla consultazione e ad eventuali intese a livello di Direzione Regionale, aggiuntivi ai normali incontri di punto vendita, dove vengono verificati e monitorati, tra l’altro, organizzazione del lavoro e programmazione delle ferie.

I diritti sindacali per i lavoratori e per le RSA (assemblee, permessi, ecc.) sono estesi nelle filiali da 14 dipendenti e vengono mantenuti anche se la stessa filiale dovesse diminuire il numero di lavoratori fino ad otto.

+ SICUREZZA SUL LAVORO

Importante il tema della sicurezza sul lavoro dove viene previsto un tavolo tecnico permanente di monitoraggio e studio sull’argomento, mentre vengono definiti il numero e i bacini di intervento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, che saranno 1 o 3 nei magazzini, dipendentemente dal numero dei lavoratori, così come definisce la norma, e 3 per ogni direzione regionale, per un totale di circa 50 RLS; Per questi è stato previsto un pacchetto di ore di formazione, aggiuntive a quanto previsto dalla normativa. Infine è stato finalmente chiarito e definito il tema delle visite mediche (nessun onere a carico del lavoratore, compreso il tempo impiegato, che deve essere retribuito) definendo altresì un impegno aziendale nel farle effettuare vicino al luogo di lavoro.

ORARIO DI LAVORO: PROGRAMMAZIONE PLURISETTIMANALE, STRAORDINARI

Per quanto riguarda l’orario di lavoro viene definita una sua programmazione plurisettimanale, mentre viene confermato il pagamento a minuto per il lavoro straordinario e supplementare. E’ altresì confermato l’allargamento della possibilità di prestazione straordinaria a 400 ore annue per i primi livelli.

Per quanto riguarda il lavoro domenicale, la copertura del presidio è prevista prioritariamente in via volontaria e con una programmazione che garantisca una equa rotazione del personale. Sul fronte retributivo viene prevista una percentuale di maggiorazione del 135% sulle ore lavorate come ore “ordinarie” e quindi con il previsto riposo compensativo; nel caso invece la prestazione domenicale sia effettuata in straordinario o supplementare, oltre alla maggiorazione del 135% sarà retribuita, sulla base dell’orario svolto, un’ulteriore quota giornaliera della retribuzione.

PART-TIME SPERIMENTALE

Viene istituito il part time sperimentale, che consiste nel possibile incremento stabile dell’orario settimanale a fronte di una gestione flessibile dell’orario di lavoro; a tale istituto il lavoratore interessato accede volontariamente e in qualunque momento può tornare all’orario part time sottoscritto originariamente. Ricordiamo che questo istituto è strumento aggiuntivo e diverso rispetto al percorso del possibile consolidamento di quota parte del supplementare, come previsto dal CCNL.

La sperimentazione sarà effettuata per sei mesi, su 30 filiali e 2 magazzini, che saranno definiti a breve. I lavoratori part time interessati, e che ne faranno richiesta scritta, potranno vedersi il proprio orario settimanale aumentare di 5 ore, portandolo di fatto stabilmente da 20 a 25 e da 25 a 30 ore settimanali. L’incremento dell’orario di lavoro individuale prevede la sottoscrizione di un patto di flessibilità che consentirà la variabilità della collocazione temporale della prestazione, con aumenti e diminuzioni compresi tra 1 e 5 ore settimanali, mentre la retribuzione mensile sarà pari alle ore stabilite dal contratto individuale del part time sperimentale, compresi tutti gli Istituti diretti, indiretti e differiti. Viene infine previsto per sei mesi un monitoraggio a livello nazionale della sperimentazione e, se positivo, definiremo il nuovo accordo per ulteriori filiali e magazzini.

. SUL LAVORO IN SOMMINISTRAZIONE

È stato inoltre regolamentato il tema delle missioni, anche con l’obiettivo di contrastarne l’uso improprio, introducendo un perimetro definito oltre il quale il lavoratore non può essere inviato in missione, e incrementando il rimborso chilometrico a beneficio del lavoratore

L’accordo prevede inoltre un “Sistema Welfare” composto da norme contrattuali ed erogazioni concordate. Il sistema di norme contrattuali definisce le tutele per le unioni civili, il diritto all’aspettativa fino ad un anno di età del bambino, il congedo parentale ad ore con la possibilità di cumulo con altri permessi retribuiti o non retribuiti, l’aspettativa fino a guarigione per malattie gravi e malattie dovute ad infortunio sul lavoro, e il sistema della donazione delle ferie e dei permessi, bilanciato da ulteriori riconoscimenti aziendali.

WELFARE

Per quanto riguarda le erogazioni concordate, il “Sistema Welfare” comprende l’estensione del fondo di assistenza sanitaria (l’azienda applica correttamente il Fondo EST) attraverso erogazioni assicurative per prestazioni ad alta specializzazione, su ricovero ospedaliero, sugli accertamenti diagnostici e rimborso dei ticket, sulle cure oncologiche, sui trattamenti fisioterapici riabilitativi e sui servizi odontoiatrici, oltre alla consulenza e assistenza, anche con pareri medici, on line e telefonica.

Vengono inoltre previste due erogazioni annuali non riparametrate di 50 euro netti in buoni spesa e ulteriori 100 euro netti di buono nascita per ogni figlio nato o adottato da lavoratrici e lavoratori. Infine, per quanto riguarda la videosorveglianza, le Parti hanno inteso demandare la materia ad apposita riunione, che terremo a breve, per affrontare la tematica per la collocazione di videocamere su tutta la rete dei negozi, così come già fatto con l’accordo del 2015 sui magazzini.

IN CONCLUSIONE

Questo contratto, sostenuto con forza dalla delegazione sindacale, dimostra che è possibile contrattare flessibilità virtuosa per entrambe le Parti attraverso un sistema di orari di lavoro che prevedono un sensibile miglioramento del reddito dei lavoratori e una flessibilità da sperimentare per sei mesi, ma che, se gestita bilateralmente, non può che dare risposte positive ad azienda e dipendenti. Inoltre il sistema di Welfare concordato tra le Parti, sia contrattuale che sanitario, attraverso gli ampliamenti delle tutele sulla malattia, sulla maternità, sulle unioni civili, compresa la parte sanitaria ed odontoiatrica, risponde con forza alle esigenze che le lavoratrici e i lavoratori hanno espresso nella consultazione della piattaforma di rinnovo.

Sul territorio verranno effettuate le assemblee nei magazzini e nelle filiali, per informare capillarmente i lavoratori e illustrare l’ipotesi di accordo per procedere poi alla sua validazione.

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