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#LaCislConLeDonne

CISL FERRARA

#lacislconledonne

25 Novembre 2021

Fino a quando avremo bisogno di un 25 Novembre ? Fino a quando saremo costrette a chiedere giustizia, pari opportunità, parità economica, riconoscimento di diritti di cittadinanza, di scelta, di libertà, ma soprattutto di sicurezza? Fino a quando dovremo combattere con i pregiudizi? Questa è la sfida più impegnativa e riguarda tutti e tutte. Come coordinamento donne insieme alla Segreteria della Cisl di Ferrara, per osttolineare il valore di questa giornata, abbiamo scelto di riproporre il video dal titolo “Come eri vestita?”. 7 storie di donne che hanno subito violenza e il cui abbigliamento non c’entrava nulla con l’atto criminale di un uomo. Passare da vittima a complice, equivale a giustificare un atto che non ha giustificazione alcuna.

Il video ha permesso di utilizzare un linguaggio comunicativo capace di maggiori suggestioni, capace, speriamo, di obbligare a riflettere, a rivedere i nostri pregiudizi. Il video sarà reso disponibile sulla pagina Facebook Cisl Ferrara e sul sito www.cislferrara.it dalle 24,01 del 25 Novembre e chiediamo a tutti e a tutte, di condividerlo con la scritta #lacislconledonne.

Oltre al video, la Federazione dei pensionati di Ferrara, in sinergia con la FNP Regionale, ha predisposto una Panchina Rossa che verrà posizionata vicino alle nostre sedi: anche in questo caso un oggetto simbolico. Perché l’immagine diventi richiamo, pungolo a non girarsi dall’altra parte, per non cedere all’indifferenza, per schierarsi dalla parte giusta.

Nella consapevolezza che la violenza si combatte con la cultura e le parole giuste, insieme alla Categoria della Scuola, abbiamo commissionato ad un’organizzazione specializzata, un video dedicato ai docenti iscritti alla Cisl, per dare alcuni spunti sulla gestione dei conflitti fra ragazzi.

Un primo passo cui speriamo di dare un seguito, per contribuire a creare una cultura della NON violenza, a partire dai banchi di scuola.

Queste le iniziative del 25 Novembre 2021, ma la Cisl ha già da molti anni, aperto uno sportello di ascolto e supporto sulle problematiche dello “Stress lavoro correlato e delle molestie sul lavoro”, gestite dalla Dott.ssa Biancardi Cristina. L’esperienza maturata in questi anni dimostra come anche il luogo di lavoro, può rappresentare un luogo di violenza psicologica, economica, un altro fronte su cui impegnarsi ed agire concretamente.

Nel corso di questi 5 anni si sono rivolte allo sportello, poco meno di 200 persone, per il 73% donne (il 27% uomini) e concentrati maggiormente nelle fasce d’età 45-54 55-65 anni.

Il 70% ha chiesto supporto soprattutto per:

  • problemi relazionali con capi e colleghi

  • isolamento professionale

  • aggressioni verbali soprattutto da parte dei responsabili

  • condotte vessatorie

  • burnout

  • demansionamento

  • aggressioni verbali da parte dei clienti

  • discriminazioni.

La principale forma di malessere è la violenza verbale agita da capi e colleghi, che è quella più facilmente denunciata perché particolarmente esasperante, mentre la violenza fisica, vissuta tra le mura domestiche, anche quando viene verbalizzata, non viene poi approfondita.

Inoltre mentre la violenza verbale è subita sia da donne che da uomini (benché in misura minore), la violenza fisica è subita soprattutto dalle donne, che sembrano accettarla con rassegnazione o tollerata per motivi economici

La molestia sessuale, invece, viene sempre taciuta o per vergogna, o per paura o, peggio, perché ritenuta meno grave rispetto ad altri comportamenti gravemente vessatori.

Si è verificato, purtroppo, che in alcuni casi di problematiche lavorative, ad aggredire sia stata una donna o più donne, nei confronti di colleghe e collaboratrici. Questo ci fa pensare, ancora una volta, che la violenza sia un problema di cultura delle relazioni, dell’organizzazione, della società e quindi nessuno si può ritenere escluso dall’impegno a contrastarla.

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