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Aggiornamenti sulla trattativa Tper

Il 20 gennaio si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali, Tper, Ami, Comune di Ferrara e Provincia di Ferrara per dare seguito alla discussione iniziata a fine 2014 con l’annuncio dell’azienda di voler trasferire 40 autisti a Bologna.

Per riassumere quanto discusso in precedenza, Tper si è dichiarata indisponibile a firmare il rinnovo del contratto di servizio del trasporto pubblico ferrarese, ora scaduto dal 31/12/2014 e da rinnovare fino al 2019 allo scopo di andare a gara unitamente al territorio di Bo, se prima non viene firmato un accordo con le Organizzazioni Sindacali per rientrare dal disavanzo di 1 milione di Euro che permane sulla gestione del trasporto sul territorio ferrarese. Il rientro potrebbe avvenire, secondo l’azienda, attraverso la cessione di 1 milione di km ad aziende private, dato che il differenziale tra costo di gestione interno ed esterno pagato ai privati è di 1 Euro/km. Tper quindi ha proposto di trasferire 40 autisti a Bologna, cioè quelli che risulterebbero in esubero in conseguenza di tale cessione, ma i sindacati hanno subito rifiutato di avvallare il trasferimento e, possibilmente, anche la cessione di km, ma hanno chiesto che si adottino provvedimenti alternativi.

Le Organizzazioni Sindacali inoltre hanno ribadito che da tempo sollevano la questione viabilità e attendono provvedimenti in materia che potrebbero portare all’aumento della velocità commerciale e quindi ad una diminuzione del costo del servizio. Allo stesso tempo hanno ricordato che a monte esistono altre questioni da valutare nelle ricadute sul bilancio, come

  • il calo del prezzo del gasolio;
  • i costi di Ami, che è ancora in attività nonostante la disposizione di legge regionale di accorpamento delle agenzie che doveva essere attuata entro il 2013;
  • il contributo che i Comuni della Provincia pagano per il servizio di trasporto pubblico, che è solo di 5 cent/km;
  • il credito d’imposta avuto da Ami e da questa ceduto agli enti proprietari (Comune e Provincia), che avrebbe potuto essere utilizzato per finanziare il Tpl anzichè per sanare parzialmente il bilancio negativo della Provincia e per investimenti nel sociale, in particolare per le scuole materne del Comune di Ferrara.

A proposito di quest’ultimo punto, Ami ha precisato che l’Agenzia è stata creata anche per rientrare dell’Iva, cosa che non è permessa agli Enti Locali, perciò il prelevamento di 3 milioni di Euro dal bilancio da parte degli Enti proprietari è un atto dovuto.

L’incontro di metà dicembre si é concluso con un verbale di incontro attestante l’impegno di tutte le parti ad individuare soluzioni alternative che scongiurino il rischio di trasferimenti. Tale verbale era necessario a giustificare la vacanza contrattuale dopo il 31/12, diversamente avrebbero dovuto partire i procedimenti per la messa a gara del servizio del bacino di Ferrara.

All’incontro successivo tra sindacati e azienda, la necessità di trasferimenti si era ridotta a 25 unità, delle quali 15 da settembre 2015 e le restanti 10 da settembre 2016, dato che l’azienda ha stimato che altre 15 persone mancheranno già per pensionamenti ed esodi incentivati (Tper considera unità utili al perseguimento dello scopo non solo gli autisti ma qualsiasi dipendente del bacino di Fe, compresi gli occupati negli uffici o in officina o piazzale, che non saranno più a libro paga).

Le Organizzazioni Sindacali si sono dichiarate d’accordo all’esodo incentivato volontario per i soggetti prossimi alla pensione e si sono chieste informazioni più precise sulla proposta aziendale da rivolgere ai potenziali interessati.

Giungendo al resoconto dell’incontro di ieri, i sindacati hanno ribadito che il peso di mancanze della gestione aziendale e degli Enti Locali non deve essere portato dagli autisti, quindi si respinge ogni proposta di trasferimento.

Comune e Provincia hanno invece ribadito che non c’è la disponibilità di ulteriori risorse da investire per il trasporto pubblico locale; solo il Comune di Fe ha aggiunto 100 mila Euro al suo contributo per il servizio pubblico, mentre la gran parte degli altri Comuni ancora non hanno presentato un bilancio di previsione per il 2015. Rimane l’accordo di questi ultimi ad erogare 5 cent/km, che molti non hanno neppure saldato per il 2014. A detta degli Enti Locali il percorso attuato a partire da febbraio 2013 testimonia lo sforzo profuso per il settore, con risorse per il servizio all’ospedale di Cona (quali i 100 mila Euro del Comune e 250 mila della Provincia) e aumento del costo del biglietto da 80 cent a Euro 1,30, che hanno scongiurato maggiori tagli rispetto a quelli effettivamente operati sul servizio. La Provincia si dichiara d’accordo sulla ristrutturazione della viabilità cittadina per migliorare il servizio, che avrebbe dovuto essere affrontata da tempo.

Tper ha informato i presenti che la stima delle 15 unità da trasferire viene dal futuro pensionamento di 15 autisti sul bacino di Bo entro settembre 2015. Si dichiara inoltre disponibile a cedere i km a Sst anzichè ad aziende private, in modo da poterli recuperare in futuro in caso di entrate ora non prevedibili che migliorino la situazione. Ovviamente però la decisione sarà in capo a Tpf, che ha titolo per decidere dell’affidamento.

La discussione è aggiornata a dopo che le Organizzazioni Sindacali avranno sentito il parere dei lavoratori in sede di assemblea.

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