Il segretario Cisl Tagliavia riprende la proposta avanzata nei giorni scorsi “Infrastrutture, bene l’attenzione del governo. Rilancio, lavoratori protagonisti”.
Fanno ben sperare le notizie fornite dal sottosegretario alle Infrastrutture, Tullio Ferrante, che ha assicurato l’attenzione dell’esecutivo su alcuni dei nodi viari più strategici per il nostro territorio. È evidente che, in un contesto economico e sociale come quello ferrarese, accendere una luce sul nodo infrastrutturale significa necessariamente proiettarsi verso il futuro e immaginare un rafforzamento della competitività per il nostro mondo produttivo. Più stabilità, più competitività, più prospettive per le nostre imprese – siano esse di piccole, medie e grandi dimensioni – si traducono in posti di lavoro, salvaguardia occupazionale e certezza salariale. In questo senso fanno riflettere i dati forniti dal Carlino nei giorni scorsi circa l’accesso al credito per il mondo produttivo della nostra provincia. Il servizio fotografa una situazione di grandissima difficoltà, in cui le erogazioni di fondi da parte degli istituti di credito alle realtà produttive, sono in progressiva e costante diminuzione. Da anni. Un elemento tutt’altro che secondario, che impatta sulla prospettiva di coloro che vorrebbero investire sul territorio. Per questo e tanti altri motivi, ritengo interessante e mi sento di sposare la proposta che il segretario provinciale di Confartigianato, Paolo Cirelli, ha formulato sulle colonne di questo giornale. Tanto più perché richiama a una storica battaglia della سي آي إس إل: quella del patto sociale. Occorre, dunque, un patto fra i produttori della ricchezza di questo territorio, ispirato a questi principi, a maggior ragione a fronte di dati micro e macro economici per lo meno preoccupanti. Questo ‘patto’ penso debba trovare il massimo della condivisione fra i diversi attori della filiera produttiva. A partire dal sindacato, dai rappresentanti dei lavoratori. Da questi ultimi, in definitiva.
La direzione da intraprendere è esattamente quella di un lavoro di squadra che punti a invertire la tendenza – in perenne calo – di questo territorio, marciando tutti uniti. La Cisl è pronta a fare la sua parte, sotto questo profilo, nel solco peraltro di un valore nel quale crediamo profondamente: la partecipazione. Proprio su questo si è concentrato il lavoro svolto dalla nostra segreteria a livello nazionale, che sta portando all’approvazione di una legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle aziende. La nostra provincia necessita di interventi straordinari e anche di un nuovo approccio alle questioni, più integrato, più strutturale e che abbatta anche vecchie logiche di contrapposizione. Le parti sociali devono fare la loro parte, perché i lavoratori – le persone – devono essere al centro della vita economica di questo territorio.